Caffè ristretto, lungo, doppio o corto: ecco le differenze

Caffè ristretto, lungo, doppio o corto

Caffè ristretto, corto, doppio e lungo si differenziano tra loro principalmente per quanto riguarda la quantità della bevanda stessa (o di acqua), e di conseguenza della caffeina.

Vediamo cosa scegliere se si desidera un caffè “forte” o se si preferisce ridurre la quantità di caffeina, in vista di una lunga giornata lavorativa, in cui le pause caffè si moltiplicano.

Come scegliere tra caffè corto, ristretto o lungo e perché

Preparare un caffè per un conoscenze non è così scontato, perché ognuno ne ha un tipo preferito. C’è chi ama sorseggiarlo più a lungo, chi invece preferisce il gesto secco e lo beve in un solo sorso.

Se però l’esigenza è di ridurre la quantità di caffeina ingerita, per i più svariati motivi, allora queste informazioni si rivelano utili. E per qualcuno potrebbe significare addirittura ricredersi su alcuni luoghi comuni.

Caffè corto

In realtà è il caffè espresso, quello che il barista serve al cliente se non riceve indicazioni supplementari. La quantità di bevanda è di circa 25 ml, mentre quella di caffeina presente è di circa 30-60 mg.

La differenza è rilevante e dipende dalla modalità di preparazione del caffè. La caffeina si mantiene a livelli minimi se si utilizza la macchina da caffè, come al bar, mentre aumenta se si utilizza la più classica moka.

Caffè ristretto

caffè ristretto in bicchierino di vetro

Ordinare un caffè ristretto significa bere un sorso di caffè. La quantità è di circa 15 ml, in pratica poco più della metà di un espresso tradizionale.

Proprio il fatto che sia così ridotto trae spesso in inganno, infatti in molti pensano di ottenere così un caffè più forte, composto dalla stessa dose di caffè ma in meno acqua.

Ebbene questo è un luogo comune da sfatare: il caffè ristretto è il più leggero, perché la velocità di preparazione al contrario riduce la quantità di aromi e caffeina che finisce in tazzina.

Caffè doppio

Il caffè doppio è essenzialmente il contrario di un caffè ristretto, ovvero un caffè espresso x2.

Occhio però alla preparazione: in casa si può utilizzare la moka da 2, mentre con la macchina da caffè non si deve allungare il tempo di erogazione, ma preparare e unire 2 caffè distinti.

Caffè lungo

caffè americano in tazzina su tavolo in legno

Il caffè lungo può raggiungere anche i 130-170 ml, e l’aumento in quantità riguarda tradizionalmente anche la quantità di caffeina presente. Quindi è proprio questo a essere il più forte da questo punto di vista, cioè quello da preferire se si ha bisogno di una sferzata di energia davvero vigorosa.

Il problema però è che prolungando l’estrazione del caffè, la miscela rilascia maggiore caffeina e aromi ma non solo: inizia a perdere anche sostanze meno digeribili, e tra l’altro amare. Non di rado infatti si percepisce un sentore di bruciato, come quando si dimentica la moka per qualche secondo in più sul fuoco.

La migliore alternativa quindi è preparare il famoso caffè americano (LINK), ovvero un espresso normale (corto) con aggiunta di acqua calda.