Avrete sicuramente sentito parlare delle 2 varietà di caffè più famose, Arabica e Robusta, ma conoscete la differenza? In realtà la maggior parte dei caffè sul mercato sono miscele che includono entrambe le varietà in diversa percentuale, e la prevalenza di una rispetto all’altra influisce sul sapore.
Cosa cambia tra caffè Arabica e Robusta?
La differenza tra caffè Arabica e Robusta si nota non solo nel gusto, ma anche nella forma dei chicchi: allungati e ovali nel primo, più tondi nel secondo. Anche il sapore varia a seconda delle caratteristiche organolettiche e della percentuale di caffeina che, nel Robusta, è molto più concentrata, tra 1,7% e 3,5%, e nell’Arabica corrisponde alla metà o a un terzo, compresa tra 0,8% e 1,5%.
Dicevamo che il sapore del caffè Robusta è decisamente più corposo e ha anche un retrogusto di cioccolato, mentre l’Arabica, oltre a essere più delicato, è più aromatico. Il suo sapore dolce tuttavia cela una nota, gradevolissima a mio parere, di acidità.
Qual è il più diffuso tra i due? Sicuramente l’Arabica, che rappresenta il 70% della produzione mondiale, contro un 28% del Robusta, considerato meno pregiato.
Origini e curiosità sull’Arabica

Il coffea Arabica è un arbusto della famiglia delle Rubiaceae che viene coltivato per produrre questo tipo di caffè e che cresce bene a quote elevate.
Originario dell’Etiopia, del Sudan e del Kenya, si è in seguito diffuso nello Yemen e nelle zone tropicali di tutto il mondo, anche se oggi il maggior produttore è il Brasile.
I chicchi di colore giallo-verde vengono ricavati dalle bacche, che generalmente ne contengono due, in seguito tostati a temperature non troppo elevate per evitare di danneggiarli, visto che sono particolarmente delicati. L’Arabica è il caffè più pregiato e più diffuso al mondo.
Origini e curiosità sul Robusta

Il coffea Robusta o coffea canephora è originario dell’Africa tropicale, ma cresce anche in Brasile e nel sud-est asiatico, a quote più basse rispetto all’Arabica.
Si tratta di un piccolo albero sempreverde dalle foglie ovali la cui coltivazione è iniziata nell’800.
È la seconda specie di caffè più prodotta al mondo, più adattabile rispetto all’Arabica, più resistente a eventuali sbalzi di temperatura e più rapido a crescere. I chicchi sono di un bel giallo bronzeo.
Qual è il migliore tra i due?
Le caratteristiche organolettiche dell’Arabica sono tendenzialmente migliori del Robusta, anche se esistono varietà di quest’ultimo che reggono il confronto. Inoltre la percentuale inferiore di caffeina contribuisce a renderlo più gradevole al palato.
Queste caratteristiche fanno sì che, a parità di qualità, l’Arabica risulti tendenzialmente più buono del Robusta, a meno che non si preferiscano caffè dal sapore corposo. Personalmente amo i caffè più delicati e l’Arabica, o le miscele che ne contengono una percentuale elevata, soddisfano pienamente i miei gusti.
C’è da dire però che non tutti i caffè Arabica sono della stessa qualità, distinzione che ovviamente vale anche per il Robusta.
I migliori sono i 100% Arabica lavati, ovvero che vengono sottoposti a una lavorazione che ne esalta le caratteristiche gusto-olfattive. Ma il mercato propone anche ottime miscele a base di Arabica e Robusta in varie percentuali, solitamente segrete, che conciliano le caratteristiche di entrambe le varietà.
Detto questo, la differenza sostanziale la fa la qualità del caffè perché il sapore più corposo o più delicato è, appunto, questione di gusti.
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